Il metodo SAT, o di Saturazione del piano, genera carte geografiche, con paesi con- nessi stocasticamente frastagliati. Variazioni di questo metodo sono state chiamate Albero SAT, Foresta impigliata, e Labirinto stocastico o metodo LAB. In questi metodi di pittura stocastica, quindi, ogni poligono è un paese della mappa incastrato agli al- tri confinanti, fino a formare una tassellatura che satura il piano. Le sovrapposizioni presenti nel metodo TAN qui non compaiono mai. In questo caso, il disegno viene eseguito attraverso la costruzione di un grafo planare a forma di albero, cespuglio, foresta. Si tratta in genere di estrarre a sorte una successione ordinata di punti casuali del piano e di congiungere con un segmento di retta ciascun punto estratto con il punto più vicino ad esso fra quelli già estratti. Non sono ammessi incroci. Se il piano è un bitoro, è possibile che il segmento di congiunzione passi all’esterno del disegno. I punti casuali del grafo sono i vertici, i segmenti che li uniscono sono gli spigoli, il primo vertice è la radice di un albero e di un cespuglio (Lombardo, 1986). I paesi derivanti dalla costruzione del grafo si possono colorare con vari metodi. Il punto di partenza per la colorazione delle mappe stocastiche è la teoria dei quattro colori, secondo la quale è sempre possibile colorare una carta geografica, anche se molto complicata, con soli quattro colori, distribuiti in modo che i paesi tra loro confinanti non siano dello stesso colore. Il minimo numero di colori richiesto per colorare una carta geografica è il numero cromatico. Nel caso di carte inscritte su toro geometrico il numero minimo non è mai superiore a cinque (Lombardo, 1986). La Pittura stocastica non è pittura astratta, non vuole mostrare la bellezza delle armonie matematiche, non deriva dall’ispirazione dell’artista. Si tratta di stimoli iperambigui, realizzati attraverso un programma di tipo matematico, costruiti per suscitare una reazione interattiva nello spettatore. Come lo stesso Lombardo scrive nel 1974, all’abilità tecnica è stata sostituita l’esecuzione di un compito non qualitativamente rilevante; alla fantasia, l’uso logico di elementi dati; alla contemplazione, situazioni e problemi di scelta, all’oggetto azioni e comportamenti.
Dionigi Mattia Gagliardi